Il modello RLI e i suoi aggiornamenti

Spese condominiali

Il modello RLI

Il modello RLI, il cui acronimo si riferisce alle voci “Registrazione Locazione Immobili” è un documento indispensabile per provvedere alla registrazione di un contratto di locazione, effettuata tramite presentazione della documentazione idonea presso l’Agenzia delle Entrate di competenza, ma anche alla proroga o alla risoluzione del suddetto contratto. Come decretato dalle normative dedicate, è obbligatoria la registrazione di ogni contratto di locazione immobiliare, indipendentemente dal canone, entro trenta giorni dalla stipula di tale accordo, ed è dovere del conduttore prendersene carico. Eccezione a tale regola è l’affitto breve, con durata inferiore ai trenta giorni. Il modello RLI dev’essere utilizzato anche qualora si abbia la necessità di richiedere o revocare la cedolare secca: tramite tale opzione è possibile versare un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle imposte di bollo e di registro, rinunciando alla possibilità di aggiornamento del canone di locazione.

Aggiornamento del modello

A partire dal 19 settembre 2017 entrerà in vigore un nuovo modello di Registrazione Locazione Immobili, in sostituzione del precedente, a cui sono state apportate sostanziali modifiche in più parti del suo contenuto. In particolare, sarà necessaria l’immissione di maggiori informazioni riguardanti entrambe le parti del contratto e saranno disponibili ulteriori tipologie contrattuali, ad esempio la stipula contrattuale a tempo indeterminato. In aggiunta ai già presenti quattro quadri, sarà presente un quinto quadro, E, in cui sarà possibile specificare se, in funzione della durata della stipula, sarà previsto un canone diverso. Sino al 18 settembre dell’anno corrente, sarà in vigore il modello RLI approvato nell’anno 2014, mentre il nuovo documento, indispensabile per qualsivoglia registrazione, variazione o proroga in materia di contratti di affitto, sarà reperibile esclusivamente per via telematica.